È notte in Transilvania, una notte di quelle senza luna, senza stelle, incredibilmente buia.
Tre pipistrelli sono in una grotta, ovviamente a testa in giù. Sono molto annoiati, non c'è vento, la nottata è tiepida per cui non fa paura a nessuno.
Uno sbadiglia e fa agli altri: "Che palle, però! Mi sta pure venendo una fame... Sapete che vi dico? Io mi vado a fare uno spuntino." E parte. Dopo un po' ritorna con il muso sporco di sangue, si appende vicino agli altri, poi fa un rutto e si tocca lo stomaco. Gli altri gli chiedono che cosa abbia fatto, e lui: "Avete visto quel casolare bianco che sta a destra di questa via?" "Sì." "Ci sono andato e ci ho trovato dei bambini che giocavano a nascondino. Beh, ne ho aggredito uno e gli ho succhiato tutto il sangue. Bono, bono... (© M. Costanzo)".
Dopo un po' un altro pipistrello risbadiglia: "Yaaaawn! Ammazza, che palle, però! Questo mi ha fatto pure venire fame... Vabbe', io quasi quasi mi vado a fare uno spuntino..." E parte anche lui. Dopo un po' ritorna con la bocca sporca di sangue. Gli altri due gli chiedono che cosa sia successo e lui: "Avete visto quel casolare giallo che sta a sinistra di questa via?" "Sì." "Ci sono andato ed ho trovato due che stavano facendo l'amore. Io ho approfittato del momento di enfasi, poi ho aggredito lei e gli ho succhiato tutto il sangue. Poi ho aggredito lui e ho succhiato tutto il sangue pure a lui. Tu' gust is megl che uan! (© Maxistecco Motta ®)".
Dopo un po' l'ultimo comincia a sentire un languore, poi sbadiglia anche lui e esplode: "Che barba, che noia, che noia, che barba! (© S. Mondaini) Manco un tuono, un po' di vento... Vabbè, m'avete fatto pure venire fame. Io quasi quasi mi vado a fare uno spuntino..." Parte anche lui, e torna dopo un po' con la bocca sporca di sangue. Gli altri gli chiedono che abbia fatto e lui: "Avete visto quel casolare nero che sta in fondo a questa via?" "Sì." "Io no..."
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